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Venerdì scorso e questo martedì sono stata ospite dell’assemblea d’Istituto del Liceo Classico Mario Pagano della mia città. Ebbene sì, proprio nella mia città, Campobasso.
Ho ricevuto l’invito a partecipare dal rappresentate d’istituto, Camillo, che mi ha chiamata e: “Senti Erika apprezzo tanto quello che fai e come lo fai, mi piacerebbe che ne venissi a parlare durante la nostra assemblea… per portare la tua testimonianza e farti conoscere anche da chi ha qualche pregiudizio.”
I pregiudizi, quelli che il Molise conosce bene: perché tutti cercano il nuovo, qualcosa da fare, si lamentano…ma appena appare la novità beh, è facile puntare il dito. Senza aver prima valutato, senza prima aver avuto modo di capirne di più. È successo così, quando ho aperto il blog, agli inizi. Poi le cose sono cambiate, mi sono tolta qualche soddisfazione e ho dimostrato a più di qualcuno che di una piccola passione, di un piccolo spazio sul web, ne ho fatto il mio lavoro.

Ho accettato la proposta ma non vi nascondo l’imbarazzo nel parlare al microfono davanti a 500 persone e l’emozione nel raccontarmi… davanti a me però ho trovato ragazze e ragazzi curiosi, accoglienti, che hanno ascoltato e poi mi hanno riempita di domande.

Beh, allora dico grazie a loro. Grazie per l’accoglienza, per il calore che mi avete dimostrato, per i messaggi che mi avete scritto in privato e per le tante belle parole dette dal vivo che mi hanno commossa, per gli abbracci che mi avete regalato e i “super-selfie che ci siamo sparati”. Abbiamo discusso insieme delle critiche che nascono contro chi, in una regione come questa, prova a fare qualcosa di nuovo, che va forse “controcorrente”…ma i momenti in cui quelle critiche vengono messe a tacere sono proprio questi, quando trovi tante altre persone che invece credono in te, ti apprezzano…e senza problemi te lo dimostrano.

Non c’è niente di più bello delle cose semplici, vere, dell’essere stimati a casa propria quando, come al solito, vince solo la regola del “Nemo Propheta in Patria”.

Ho letto questa frase di Sepúlveda e vi ho pensato:
“Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori,
uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni.
Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano.
Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.”

…Grazie.