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“Io non sono salita a Milano per la fashion week, ma posso dire che oggi sono stata SICURAMENTE ad una sfilata più importante.
Oggi sono entrata in un carcere, IL carcere, quello di Rebibbia.
Sono arrivata davanti a quel grande portone, ho passato i controlli: “Guarda, lì c’è il nido per le mamme con i bambini”, “Là invece il carcere di massima sicurezza”; ho attraversato corridoi immensi guardandomi attorno, ho incrociato imbarazzata qualche detenuta che però, con il sorriso in faccia, mi ha salutata.
Proprio loro: le detenute.
Ero lì dentro per una grande sfilata: “Neroluce”,  il progetto che il penitenziario porta avanti con alcune detenute, dando loro la possibilità di seguire un laboratorio per creare abiti.
Sono entrata nel backstage (si, c’era anche il backstage) e ho incontrato le ragazze che avrebbero sfilato poco dopo, quelle che avevano creato gli abiti e quelle che, già sedute nel salone, erano pronte a tifare fiere per le amiche.
Tutte avevano la fedina penale sporca, tutte, però, avevano negli occhi l’emozione di quel momento. La voglia di ricominciare gli si leggeva in faccia.
“Che mal di piedi, è una vita che non metto i tacchi”. “Io poi mi vorrei laureare”.
La sfilata inizia e una ad una escono sulla passerella, le loro gambe tremano e le pose non sono da perfette modelle, ma sul volto è impossibile non cogliere l’imbarazzo davanti ai fotografi e l’orgoglio di aver realizzato qualcosa di concreto. Le altre ragazze sedute a guardare urlano i loro nomi strillando complimenti tra applausi sonori. Nell’aria c’è voglia di vivere, amicizia, coraggio… Mai provata una sensazione del genere.
Tra di loro c’è anche Miss Italia 2013 (perché poi quando lo criticano definendolo “un concorso che strumentalizza la figura delle donne” mi viene da ridere), per lei hanno realizzato un abito che verrà messo all’asta e con lei hanno sfilato.
Per tutto il tempo dell’evento ho vissuto un qualcosa di strano, avevo i brividi e se ora mi chiedessero “Come è stato?” non direi che è stato “bellissimo”… è stato EMOZIONANTE.

Auguri DONNE.”

“Buon 8 marzo a tutte le donne che ogni giorno urlano in silenzio la propria femminilità“.
Quest’anno, in occasione della Festa della Donna, l’Associazione Gruppo Idee ha organizzato una mattinata particolarmente piacevole all’interno della Casa Circondariale di Rebibbia Femminile di Roma, offrendo alle detenute una iniziativa originale con partner di importante livello e rilevanza.
Come noto, l’8 marzo è il giorno in cui ricorre la Giornata Internazionale della Donna, giornata simbolo del riscatto femminile, per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono ancora oggetto in molte parti del mondo.
Le problematiche relative alla condizione femminile risultano ancora più evidenti in una situazione di particolare dolore e disagio come quella che si vive all’interno del carcere.

L’Associazione Gruppo Idee, che da anni lavora per il rinserimento sociale dei detenuti, attraverso il suo Presidente Dott.ssa Zarina Chiarenza e la Responsabile dell’organizzazione dell’evento, Germana De Angelis, in collaborazione con la Patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani e con la stilista Sabrina Minucci, propone per questa giornata un programma molto particolare, un mix di suggestioni che riguardano temi attuali e problematiche in cui la donna ha un ruolo da protagonista, in qualsiasi condizione si trovi.

Le detenute lavoratrici del laboratorio “RICUCIAMO” da cui è nato il brand “NEROLUCE”, hanno avuto la possibilità, per festeggiare questa ricorrenza, di avere una Modella di eccezione, Miss Italia 2013 – Giulia Arena, che ha sfilato davanti ai loro occhi indossando un abito di Alta Moda creato da loro stesse per l’occasione.